14/07/2016
Il disastro ferroviario che ieri ha colpito la Puglia e che, sinistramente, ricorda la strage ferroviaria di Viareggio del luglio 2009, ha impressionato tutti in maniera devastante. Il nostro pensiero va, in particolare, alle vittime e alle famiglie di questa immane tragedia. Al nord si parla di treni super veloci, mentre al sud si muore su un binario unico. Pendolari, lavoratori, studenti, turisti - tutti vittime di una piccola Italia ancora a “binario unico”, cieca, incapace, obsoleta. Un’Italia che ora, quando è ormai troppo tardi, si sdegna e piange. E con lei tutto il sud, da sempre ultimo, dimenticato, tagliato fuori ancora una volta dai più moderni mezzi di trasporto e dall’ammodernamento delle infrastrutture, soprattutto se affidate in gestione a privati, come nel caso pugliese. Si chiede innanzitutto l’accertamento delle responsabilità di questo disastro: non servono parole inutili; questo è prima di tutto un momento di silenzio, a cui devono seguire fatti concreti. Come FIT CISL Reti chiediamo che vengano garantiti investimenti sulla sicurezza dei passeggeri e dei lavoratori. FIT CISL RETI Il Segretario del Presidio Territoriale di Vicenza Laura Chioccarello Altre news
Puglia - 12 Luglio