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8/06/2016

9 Giugno: Sciopero e Manifestazione regionale per i Metalmeccanici

Il 9 Giugno il Veneto dei lavoratori metalmeccanici entra in sciopero a sostegno della vertenza contrattuale, ancora bloccata nonostante i sei mesi di trattativa e le 17 sessioni di incontri, secondo la quale Federmeccanica pone pretese di superare il ruolo del CCNL - anche nella parte salariale - destrutturando la struttura della contrattazione fondaa sul doppio livello contrattuale (nazionale e decentrato).

In questa occasione si terrà una manifestazione regionale a Vicenza con partenza del corteo alle ore 9 dalla stazione ferroviaria ed arrivo in Piazza Matteotti. Piazza dove si terrano i discorsi dei segretari regionali di Fim e Uilm, Massimo Nobis e Carlo Biasin, e del Segretario Generale Fiom, Maurizio Landini.

Pullman ancora in crescita e moltissimi i lavoratori attesi da tutto il Veneto per la partecipazione alla manifestazione vicentina comprendente le otto ore di sciopero.

Ulteriori quattro ore saranno effettuate a ruota nei territori, mentre continuano le iniziative di blocco degli straordinari e già subito dopo lo sciopero, l'11 Giugno, vi sarà una nuova astensione degli straordinari in tutta la regione.

Dopo otto anni di crisi costati sacrifici enormi ai lavoratori, nel momento della sia pur lieve ripresa federmeccanica ha aperto uno scontro con i lavoratori negando aumenti salariali se non a coloro con retribuzione bassissima (circa il 5% della categoria), invece che collaborare per una rapida e proficua conclusione del contratto bilateralmente.

"Siamo determinati - dicono i rappresentanti sindacali - a riconquistare il diritto a contrattare collettivamente la prestazione lavorativa in tutti i suoi aspetti e confermare la funzione, solidaristica e di uguaglianza, del contratto nazionale di lavoro, oltre che allargare e qualificare la contrattazione di secondo livello.

In regione il volume di affari cresce inversamente all'occupazione, che sta risentendo di un calo pari ad oltre 20% avvenuto negli anni della crisi. Mentre le aziende stanno facendo un ricorso massiccio di straordinari, i salari si abbassano non permettendo una rpresa dei consumi e si allargano le diseguaglianze nella redistribuzione della ricchezza.

E' un quadro poco incoraggiante per le stesse prospettive industriali cui non giova certo l'atteggiamento di federmeccanica al tavolo contrattuale.