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25/11/2024

VIOLENZA SULLE DONNE E STALKING: NEL VICENTINO CRESCONO LE RICHIESTE DI AIUTO.


VIOLENZA SULLE DONNE E STALKING: NEL VICENTINO CRESCONO LE RICHIESTE DI AIUTO.

Il Centro Studi Cisl Vicenza ha analizzato l’andamento delle chiamate al numero di pubblica utilità 1522, mentre lo Sportello Buon Lavoro di Cisl Vicenza ha registrato gravi episodi di violenze e abusi anche nei luoghi di lavoro.

Si potrebbe chiamare “effetto Giulia”: dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, e grazie al grande rilievo mediatico dato alla vicenda, nel Vicentino le richieste di aiuto al numero di pubblica 1522 si sono moltiplicate.

Come noto, si tratta del numero messo a disposizione dal Dipartimento per le Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri per sostenere e aiutare le vittime di violenza di genere e stalking. Il numero è gratuito, garantisce l’anonimato ed è attivo 24 ore su 24 in quattro lingue oltre l’Italiano (inglese, francese, arabo e spagnolo).

I dati elaborati dal Centro Studi Cisl Vicenza evidenziano dunque un forte incremento delle denunce: «Crediamo che questo dato sia legato ad una maggiore propensione a chiedere aiuto e denunciare gli abusi, piuttosto che ad un incremento dei casi in sé - commenta Raffaele Consiglio, Segretario Generale Provinciale di Cisl Vicenza - e questo dimostra l’importanza di tenere alta l’attenzione sul tema. Per questo motivo come sindacato abbiamo voluto raccogliere e diffondere questi dati: innanzitutto per ricordare l’esistenza e l’utilità del numero 1522, ma anche per dimostrare come da certe situazioni di abusi sia possibile uscire e sempre più donne ci stanno riuscendo. E mai il tema deve essere sottovalutato o preso poco seriamente, perché diffondere una cultura del rispetto nei confronti della donna significa fare prevenzione e anche creare una rete di sicurezza che può essere determinante nello scoraggiare comportamenti sbagliati».

Nel 2022 le chiamate effettuate da vittime vicentine erano state 140, 96 quelle nei primi tre mesi del 2023, ma ben 56 negli ultimi tre mesi dello scorso anno (Giulia Cecchettin è stata uccisa l’11 novembre). E l’ “effetto Giulia” è proseguito anche quest’anno, con ben 74 chiamate nei primi 3 mesi del 2024 e 44 tra aprile e giugno di quest’anno.

Una crescita significativa dopo l’omicidio di Giuglia Cecchettin si è vista anche tra le chiamate degli “utenti”, ovvero le persone che chiamano per chiedere aiuto per sé e per altri ma che non hanno rilasciato i propri dati personali, rendendo così impossibile registrare una denuncia vera e propria: nel 2022 le chiamate erano state 306, 231 quelle nei primi tre mesi del 2023, ma ben 182 negli ultimi tre mesi dello scorso anno; 166 nei primi 3 mesi del 2024 e 138 tra aprile e giugno di quest’anno.

Dunque nel primo semestre del 2024 le chiamate da utenti al 1522 sono quasi raddoppiate passando da 154 a 304 e anche le chiamate da vittime di violenza e stalking sono quasi raddoppiate passando da 62 a 118.

Numeri in crescita sono stati registrati anche dallo Sportello Buon Lavoro di Cisl Vicenza, con 10 casi denunciati nel 2024 (l’anno precedente erano stati 8) di aggressioni fisiche da parte di un collega o datore di lavoro, con conseguenti prese in carico da parte del sindacato sul piano delle denunce civili e penali, oltre che all’Inail. Un fenomeno, quello delle aggressioni nei luoghi di lavoro, che appare trasversale ai diversi ambiti professionali: sono stati registrati casi in aziende metalmeccaniche, della logistica, concia, ma anche del terziario e negli enti pubblici.

«Dalla fine del 2023 ad oggi - spiega Carla Marcheluzzo, Segretaria UST Cisl Vicenza - abbiamo registrato un aumento delle richieste di aiuto a seguito di violenze fisiche subite dalle donne negli ambienti di lavoro. I casi presi in carico dallo Sportello Buon Lavoro e dall’Ufficio Legale di Cisl Vicenza riguardano aggressioni fisiche anche molto gravi da parte di colleghi o di datori di lavoro, anche rivolte a giovanissime appena inserite nel mondo del lavoro, con conseguenze psicologiche devastanti. Crediamo che tale incremento di richieste di aiuto derivi anche da una maggiore consapevolezza delle vittime e fiducia che ci viene riposta. Grazie alla rete che si è creata nel territorio vicentino tra il nostro sportello Buon Lavoro e le associazioni di accoglienza delle donne vittime di violenza abbiamo la possibilità di intercettare con più facilità le situazioni di violenze e di accoglierle, per poi indirizzarle nelle sedi più opportune. Questo con il supporto di volontarie che, per affrontare un compito così delicato, hanno ricevuto una apposita formazione legale e psicologica. Inoltre come Sindacato abbiamo organizzato anche assemblee nei luoghi di lavoro per aumentare la consapevolezza sull’importanza del rispetto tra i generi, anche con il supporto delle stesse associazioni di tutela delle vittime di violenza presenti in provincia».

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