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2/10/2025

Il nostro impegno per l’Umanità a Gaza e in Cisgiordania


Il 7 ottobre 2023 il verificarsi di alcuni attacchi violenti ha segnato l’acuirsi del conflitto a Gaza. In questi ventiquattro mesi la popolazione civile ha vissuto una crisi umanitaria senza precedenti. Oltre 65.000 persone hanno perso la vita (tra queste circa 20.000 minori), più di

200.000 sono rimaste ferite e centinaia di migliaia di donne, uomini, bambine e bambini sono costretti a fare i conti con malnutrizione, mancanza di cure e un futuro gravemente instabile.

 

A Gaza, nemmeno gli operatori umanitari sono stati risparmiati: 53 volontari e operatori della Mezzaluna Rossa Palestinese (PRCS) hanno perso la vita prestando soccorso.

Nonostante tutto, la Palestine Red Cross Society (PRCS), il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), anche grazie al supporto della Croce Rossa Italiana (CRI) continuano a garantire cure, soccorso e speranza.

 

Parallelamente, la situazione in Cisgiordania rimane estremamente delicata. La popolazione civile continua a vivere sotto estrema tensione, con limitazioni alla libertà di movimento e accesso irregolare ai servizi essenziali, inclusi acqua, elettricità e assistenza sanitaria. Le famiglie in stato di vulnerabilità affrontano quotidianamente difficoltà crescenti nel soddisfare bisogni primari, mentre gli operatori umanitari lavorano senza sosta per garantire supporto medico, distribuzione di beni di prima necessità e programmi di protezione.

L’impegno della CRI

 

Sin dall’inizio della crisi, la CRI ha attivato interventi concreti in sostegno della popolazione e dei colleghi di PRCS, impegnandosi con:

Una raccolta fondi straordinaria dedicata;

la consegna di oltre 270 tonnellate di farina, distribuita alla popolazione locale;

il progetto Food/Health for Gaza, al fianco del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, FAO, PAM e IFRC;

l'invio di kit igienici, tende-rifugio e attrezzature sanitarie a supporto di ospedali e ambulanze della PRCS e un programma per il supporto psicosociale; l’implementazione di progetti in Cisgiordania per fornire materiali d’emergenza, attrezzature mediche e supporto psicosociale, in collaborazione con AICS.

Priorità di intervento:

Action plan nel breve e medio termine

Alla luce della dinamicità e della complessità del contesto, la CRI concentra i propri sforzi sulle seguenti azioni:

 

Gli interventi a Gaza:

 Supporto logistico e operativo alle evacuazioni mediche per pazienti critici e al rafforzamento dei servizi di emergenza della PRCS;

 Supporto medico d’emergenza attraverso la fornitura di attrezzature, uniformi e formazione (anche da remoto) per gli operatori sanitari;

 Supporto all’implementazione di servizi di telemedicina per assistenza sanitaria secondaria;

  Ristrutturazione e riabilitazione di punti medici;

 Supporto a campagne e attività di sensibilizzazione dei volontari;

 Invio di team medici specialisti dall’Italia all’Egitto a supporto dei team locali, in coordinamento con la PRCS e Università partner.

 

 

Gli interventi in Cisgiordania:

 Potenziamento dei servizi di emergenza con acquisto di ambulanze e supporto alla manutenzione dei mezzi;

 Sostegno ai costi operativi e materiali per i Volontari;

 Allestimento e attivazione di 10 Trauma Stabilization Points nelle comunità;

 Riabilitazione di centri sanitari e cliniche mobili in aree remote;

 Fornitura di attrezzature mediche e farmaci necessari ai centri sanitari e alle cliniche mobili;

 Invio di team specializzati per servizi ospedalieri, inclusi formazione e interventi;

 Programmi di formazione e scambio tra PRCS e Università italiane.

Priorità di intervento:

Action plan nel breve e medio termine

Gli interventi trasversali:

 Rinforzo dell’infrastruttura dei servizi di emergenza medica (EMS) della PRCS a Gaza, con la riabilitazione di 5 punti di coordinamento e una fornitura di equipaggiamento per la centrale operativa;

 Installazione di strutture mediche avanzate negli ospedali di Gaza per assistenza sanitaria secondaria;

 Rafforzamento della capacità chirurgica specialistica, in particolare chirurgia ricostruttiva e neurochirurgia, chirurgia ortopedica, terapia intensiva e medicina interna, e riattivazione di alcune specialità chirurgiche, in particolare i servizi di cardiologia;

 Ripristino della capacità ospedaliera ed installazione di alimentazione ad energia solare, riserve idriche e di carburante presso gli ospedali di Gaza;

 Invio di team medici specializzati dalle università italiane per rafforzare la risposta sanitaria a Gaza.

Gli interventi in Italia:

Accoglienza e sostegno ai rifugiati palestinesi, con interventi su:

 Orientamento e assistenza nell’accesso ai servizi essenziali (sanità, istruzione, documenti, alloggio);

  Supporto psicosociale per affrontare i traumi legati al conflitto e al viaggio;

  Accompagnamento all'integrazione sociale e culturale (alfabetizzazione, corsi di lingua italiana, orientamento lavorativo e formazione professionale);

Sostegno logistico e materiale (beni di prima necessità/cash assistance, kit di accoglienza, vestiario, trasporti, spazi sicuri per famiglie e bambini);

Attività ricreative ed educative per bambini e adolescenti, per garantire continuità scolastica e normalità quotidiana;

Supporto legale e amministrativo, per agevolare le procedure di protezione internazionale e l’accesso ai diritti;

Creazione di opportunità di alta formazione per studenti e studentesse palestinesi e promozione della qualificazione scientifica, attraverso lo sviluppo di attività di studio, ricerca e collaborazione per ricercatori e ricercatrici palestinesi presso le università italiane (sottoscritto protocollo con l’Università di Pisa).

Il nostro appello umanitario

Riaffermiamo il nostro impegno e la nostra mission, fondati sui Princìpi Fondamentali del Movimento:

“Prevenire ed alleviare la sofferenza in maniera imparziale, senza distinzione di nazionalità, razza, sesso, credo religioso, lingua, classe sociale o opinione politica, contribuendo al mantenimento e alla promozione della dignità umana e di una cultura della non violenza e della pace.”

Ribadiamo con forza il nostro appello per: Cessate il fuoco;

Apertura dei canali umanitari;

Accesso sicuro e senza condizioni degli aiuti; Protezione dei civili e degli operatori umanitari; Protezione e tutela dei presidi sanitari presenti.

Come le Aziende e i Donatori possono sostenere questa causa

 

Ogni azienda può essere al nostro fianco nella risposta umanitaria a Gaza e supportare le nostre azioni attraverso:

 Donazioni corporate dedicate;

 Coinvolgimento dei dipendenti in iniziative solidali;

 Promozione della campagna di raccolta fondi della CRI sui propri canali.

 

Come sostenerci con le vostre donazioni:

IBAN:

  Beneficiario: Associazione della Croce Rossa Italiana – ODV  Banca: Crédit Agricole – Piazza Morelli, 25 – 00151 Roma

IBAN: IT12T0623003204000030737371 BIC SWIFT: CRPPIT2P086

Indicare come causale “Emergenza Gaza”

 

Link donazioni online:

https://dona.cri.it/crisi_medioriente

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