25/11/2021
Il 25 novembre è data dolorosa per le donne. Lo è anche per CGIL CISL UIL. Gli esiti finali sono sconfortanti e danno amarezza: l’11% sono state licenziate, il 34% ha cambiato volontariamente il lavoro o Le donne vogliono essere autonome, vogliono un lavoro dignitoso, considerando che le peculiarità del lavoro femminile sono fondamentali per il futuro del lavoro. Lo abbiamo detto molte volte: la condizione delle donne di un paese è il segno della suaAltre news
25 NOVEMBRE: DATA DOLOROSA
Le statistiche più recenti dicono che il numero dei reati è in calo. Quello contro le donne no. Inoltre, la pandemia ha peggiorato la situazione, come confermano i Centri antiviolenza.
Sono tanti, troppi i femminicidi: uno ogni tre giorni (ma le vittime femminili sono ben di più se ampliamo lo sguardo: nel 2020 116) e, ricordiamo, quest’anno quattro nel vicentino. Spesso sono coinvolti anche i figli, spettatori o vittime.
Sono troppe le violenze sessuali: 11 reati al giorno a livello nazionale; 45 casi a Vicenza nel 2020 (ultimi dati disponibili), dove erano in aumento anche gli atti persecutori e i maltrattamenti in famiglia.
Sono troppe le molestie sul lavoro: da una recente analisi Istat, 9 donne su 100 nel corso della loro vita lavorativa sono state oggetto di molestie (età tra i 25 e i 44 anni, diplomate o laureate residenti al Nord, nei grandi centri urbani, occupate soprattutto nel terziario privato (commercio, turismo, logistica, trasporti) e nel settore pubblico. Poche sono quelle che denunciano (lo 0,5% finora), per paura di perdere il lavoro e la vergogna di essere giudicate dalla società e dai familiari, per mancanza di fiducia nelle forze dell’ordine, perché pensano che sia meglio trovare soluzioni individuali.
rinunciato alla carriera, l’1,3% sono state trasferite…. Quella che avviene nei luoghi di lavoro è la forma di violenza in assoluto meno
denunciata. Verifichiamo questa difficoltà anche nei nostri Sportelli dedicati (CGIL 342 7721938 sportellomolestie@cgilvicenza.it, CISL 335 5409751 buonlavoro.vicenza@cisl.it, UIL 3482334058 centroascoltomobbingestalking-vicenza@uil.it)
Ci sono stati casi di molestie morali e fisiche, una violenza sessuale, molto mobbing. Tutto questo ci chiama in causa come Organizzazioni Sindacali. Ricordiamo che, nel 2016 a Vicenza, sono stati firmati gli accordi quadro contro le molestie tra Cgil, Cisl Uil e le Associazioni datoriali quali Confindustria, Confcommercio e Confimi, inoltre, a livello regionale, con Confartigianato e Confapi.
Molte aziende vicentine hanno recepito questi protocolli, ma si deve fare di più. Restano da conquistare dei veri e propri Codici di condotta e da istituire una figura fondamentale, a nostro avviso anche interaziendale, denominata Consigliera di fiducia.
E’ necessario fare formazione alle imprese e ai lavoratori, donne e uomini, per superare gli stereotipi e sconfiggere le discriminazioni.
C’è ancora tanta strada da fare. Anche questo farà parte di un Protocollo che firmeremo con la Consigliera di parità il 25 novembre prossimo, data non scelta a caso. Alla società intera lanciamo un grido di allarme:
civiltà. E il nostro Paese non è messo bene: bisogna dimostrare con i fatti che si crede in loro.
Responsabili per le politiche di genere di
CGIL. Marina Bergamin
CISL Carla Marcheluzzo
UIL Ketty Marra