12/10/2016
«Il lavoro accessorio è ormai una realtà nel mondo del lavoro e negarne l'esistenza non ha senso. Compito del sindacato deve essere sempre quello di tutelare i lavoratori, denunciare gli abusi ma anche saper proporre soluzioni». Sono le parole del segretario generale di Cisl Vicenza Raffaele Consiglio, all’indomani dell’entrata in vigore del decreto 185/2016 correttivo del “Jobs Act”, che obbliga gli imprenditori e i liberi professionisti a comunicare all’Ispettorato nazionale del Lavoro l’intenzione di utilizzare il lavoro accessorio pagato con voucher, almeno sessanta minuti prima dell’inizio di ciascuna prestazione. Comincia dunque a dare i primi frutti la campagna di Cisl Veneto #StopVoucher lanciata anche a Vicenza nei mesi scorsi. Il provvedimento impedisce di utilizzare i voucher per giustificare la presenza di un lavoratore che, di fatto, svolge un lavoro subordinato privo delle tutele contrattuali. Situazioni irregolari diffuse che prima emergevano solo in seguito a ispezioni. «Resta comunque ancora molto da fare - avverte Consiglio -, soprattutto per quanto riguarda i controlli sull'utilizzo dei voucher per categorie di prestazione non espressamente previste dalla legge. Su questo come sindacato continueremo a vigilare». In primo piano
Buono il correttivo introdotto per l’uso dei voucher, ma servono controlli più severi